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Carlo Innocenzi (compositore)
ArcheoAmbiente-News 24 aprile 2009 - Festa della S. Croce e Fiera della Primavera il 3 e 4 maggio a Monteleone di Spoleto. Fino a pochi anni orsono, il 3 Maggio, si celebrava l’Invenzione della Santa Croce, ovvero il ritrovamento della Croce di Gesù ad opera di S. Elena madre dell’Imperatore Costantino. La festa liturgica è stata soppressa ma a Monteleone tale rito continua.........


In occasione della festività in onore del ritrovamento della croce di Gesù ad opera di S. Elena madre dell’Imperatore Costantino, nei campi coltivati venivano piantate delle croci di legno con lo scopo di proteggere i terreni dalla grandine che poteva comprometterne il raccolto ed all'incrocio dei due pezzi di legno, che formano la croce, veniva messo un piccolo pezzo della candelina della candelora, festa che si svolge il 2 febbraio. In passato la festa della Croce era molto sentita dalla popolazione infatti si svolgeva una grande fiera dove si vendeva e si comprava il bestiame dei contadini che tornavano in paese. In questo modo gli uomini pagavano le spese fatte dalle loro mogli durante l’inverno.
Tale festività ha origini remote, infatti, è stata istituita contemporaneamente all’edificazione della Chiesa della Santa Croce, alle porte del borgo dove termina il piano del Poggio, nel lontano 1652 per volere del reverendo Padre Serafino. Il religiosissimo cappuccino in quell’anno mise una croce proprio in quel luogo dove qualche mese dopo sorse l’edificio religioso. L’esposizione di tale simbolo fu accompagnata da una solenne processione, composta dalle donne monteleonesi divise per status, vi erano le zitelle vestite di bianco e le vedove dall’abito nero. Numerosi furono i devoti che accorsero per devozione lasciando copiose elemosine che permisero la costruzione della Chiesa della Santa Croce. Oggi a riproporre questo corteo tutto al femminile vi è una tradizionale processione che muove dalla Chiesa di San Giovanni con la Reliquia della S. Croce, passa in mezzo alle bancarelle della tradizionale fiera e, dopo “un quarto di miglio”, giunge alla Chiesa della Santa Croce dove assiste alla benedizione che è impartita ai campi ed al lavoro degli uomini.
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