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Carlo Innocenzi (compositore)
ArcheoAmbiente-News 31 marzo 2010 - La iena ride perché femmina. Il verso dell'animale sarebbe in realtà un "biglietto da visita" attraverso il quale comunica informazioni su di sé. Uno studio dell'Università di Berkeley svela il suo segreto.......


Quella che abbiamo sempre chiamato risata è in realtà un biglietto da visita, con cui la iena comunica le informazioni più importanti di sé. "Sono una femmina, nel branco ho un certo ruolo e uno status preciso" è la traduzione - approssimativa, chiaro - della risata tipica del migliore spazzino della savana e di uno dei mammiferi dalla più articolata organizzazione sociale. A decodificare questa vocalizzazione così caratteristica, sulla quale sono stati costruiti stereotipi e similitudini data anche la cattiva nomea delle iene, è uno studio condotto all'Università di Berkeley e pubblicato sulla
rivista BMC EcologyLe iene oggetto dello studio sono della specie Crocula crocula e il gruppo per eseguire lo studio è stato appositamente formato all'Università di Berkeley. In natura le iene sono animali notturni che vivono in branchi di 10 fino a 90 individui, cacciatori abili, capaci di atterrare da soli un'antilope, ma inclini a collaborare e procurarsi il cibo in gruppo.
Nonostante la coesione e la capacità con cui il gruppo caccia, le dispute tra membri sono frequenti e proprio per questo i vocalizzi sono importanti per ribadire ai compagni il proprio ruolo e quindi i propri diritti quando si è intorno a una carcassa. Fino a oggi si riteneva che i vocalizzi fossero soprattutto un segnale di sottomissione, ma la ricerca di Berkeley ha invece sottolineato che ogni "risata" contiene un pacchetto di informazioni molto più ampio, importante per mantenere la coesione nel gruppo.
. La ricerca, oltre a fornire un nuovo elemento per la valutazione delle vocalizzazioni, rivela anche un interessante dettaglio: l'organizzazione sociale delle iene è matriarcale, con le femmine in ruolo dominante rispetto ai maschi, eppure anche tra questi ultimi esistono dei ruoli precisi, chiaramente espressi nei vocalizzi.
Il lavoro dei ricercatori di Berkeley è consistito principalmente nell'analizzare le varie registrazioni e abbinarle a modelli matematici, attraverso i quali veniva dato un certo valore a ciascuna delle dieci principali vocalizzazioni individuate. In particolare, è stato osservato come la qualità delle vocalizzazioni cresce di notte, quando la comunicazione visiva è meno efficace. Da grande distanza la iena riesce a comunicare quali sono le sue relazioni all'interno del gruppo, oltre a stabilire eventuali alleanze con altre colonie o altri individui.
Nelle conclusioni dello studio i ricercatori accreditano le iene di grandi abilità cognitive e dell'abilità di "stabilire relazioni complesse tra più individui, una caratteristica propria di un numero ristretto di animali, tra i quali primati e uccelli". Proprio le vocalizzazioni, insieme a comunicazioni di tipo olfattivo, chimico, tattile e visivo, danno alle iene la possibilità di organizzare il loro complesso sistema sociale. I ricercatori si propongono ora di estendere lo studio ad altre specie di iene dall'organizzazione sociale meno articolata, per verificare l'importanza dei vocalizzi nella determinazione delle gerarchie.
 
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