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Carlo Innocenzi (compositore)
ArcheoAmbiente-News 24 maggio 2010 - I lupi alle porte di Monteleone: sbranati due puledri di pochi giorni. Entrambe le razzie portate a termine la scorsa notte, nella medesima azienda agrituristica......

I lupi
dentro casa. E' successo a Monteleone di Spoleto, dove ieri notte alcuni lupi (2 o 3 come minimo) hanno attaccato la mandria di cavalli dell'azienda agrituristica "La Miniera", di proprietà di Ivo Rosati, sbranando due puledri nati da pochi giorni. Intorno alle 23 il primo assalto: il titolare dell'azienda, sentendo i nitriti delle cavalle da tiro - che sono custodite in un recinto, insieme ai piccoli, distante appena un centinaio di metri da casa sua - è uscito a verificare la ragione di tanta agitazione. Ad attenderlo la scena di un lupo in mezzo alle cavalle, con un puledro morto lì accanto. Rosati ha allontanato il predatore ma, nella notte, i lupi sono tornati alla carica, penetrando ancora nel recinto e spingendo fuori dal filo spinato un altro giovanissimo puledro, anche questo di pochi giorni. Inutile dilungarsi sulla sorte dell'animale, i cui resti sono stati ritrovati questa mattina.
Nella zona circostante Monteleone e "La Miniera", nelle ultime settimane, sono stati avvistati diversi branchi di lupi: segno che il canide selvatico sta riacquistando progressivamente i suoi numeri e il suo territorio. Il che, se rappresenta indubbiamente una ricchezza per il patrimonio faunistico italiano, chiama anche a un'importante riflessione istituzioni e ambientalisti. Il lupo è infatti, giustamente, una specie superprotetta in Italia: tuttavia chi vive nelle zone popolate da questi animali deve in qualche modo convivere con imprevisti simili. E allora occorrono interventi di gestione faunistica volti a scongiurare il più possibile l'avvicinarsi di questi predatori ai centri abitati, ovviamente in cerca di cibo. Nella fattispecie, poi, l'odore emanato da ben due parti di cavallo nella stessa zona potrebbe aver attirato gli animali selvatici anche da diversi chilometri di distanza.   (di Daniele Ubaldi) 
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