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Carlo Innocenzi (compositore)
ArcheoAmbiente-News 19 novembre 2010 - I numeri per viaggiare nel tempo. Le civiltà degli antichi egizi e dei sardi accomunate dallo stesso metodo di calcolo……

Arriva dal passato lo slancio verso il futuro. E a dargli lo sprint è Nicolino De Pasquale. Un ingegnere di Gamberale, insegnante all'Itis Volta di Pescara, che padroneggia i numeri con una dimestichezza tale da far sembrare i calcoli più improbabili di una semplicità estrema.

L'uno, il tre, il sei gli hanno spalancato le porte d'accesso delle civiltà più antiche, consegnandogli anche la soluzione dei misteri finora più reconditi.

La passione per la matematica e una bramosa sete di conoscenza lo hanno spinto nei meandri più oscuri di civiltà come i Maja, gli egizi e gli antichi abitanti della Sardegna.

Osservando con attenzione una tavoletta di legno e una corda intrecciata ritrovata tra i reperti delle Ande in poche settimane ha riportato alla luce il sistema di calcolo Inca, in grado di fare operazioni così complicate da mandare in tilt persino i nostri computer.

Poi tra calcoli e supposizioni è approdato nella terra dei faraoni, riproducendone il sistema numerico e scoprendo che è lo stesso di quello nuragico. Egizi e antichi sardi sarebbero dunque accomunati da metodi matematici molto simili, basati su calcoli che per noi risulterebbero dei veri e propri rompicapo. Ma che sono alla base delle due civiltà.

De Pasquale infatti "punta il dito" sulla trigonometria. Esaminando gli scudi circolari decorati con le tipiche circonferenze del seno e del coseno dei guerrieri sardi ha scoperto che sono simili a quelli degli antichi giochi egizi della senet e del serpente. E che i principi trigonometrici che le due civiltà adoperavano potrebbero essere per noi di grande vantaggio nel campo del tridimensionale.

La sensazionale conclusione del suo studio sarà divulgata dallo stesso ingegnere nel corso del convegno "La civiltà dei numeri uno" che si terrà dal 19 al 20 novembre a Cagliari e a Isili, al quale prenderanno parte i massimi studiosi di civiltà antica tra cui Sebastiano Seatzu, professore ordinario di Matematica presso l'università di Cagliari.

di Antonella Di Lorito
Fonte: Il Tempo
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