30 aprile 2009 - Piccoli centri della Valnerina: la bellezza e l’ospitalità di San Marco di Norcia.......



SAN MARCO DI NORCIA - Le ferite inferte dal terremoto nella notte del 19 settembre del 1979 sono ancora visibili, simbolicamente rappresentate dalla casa mai più recuperata dove persero la vita tre persone, ma San Marco di Norcia, 1100 metri circa di altitudine, una delle venticinque frazioni del comune più grande della Valnerina, ha riscattato e mantiene ancora viva la sua dignità e la forza di comunità.
Gli abitanti sono pochi, come nel destino della maggior parte dei centri di montagna, ma quelli rimasti credono nell’agricoltura, nell’allevamento del bestiame, nello spirito dell’accoglienza; sono orgogliosi del possente girone delle mura, delle torri, della porta e della fonte monumentale che si stagliano all’ingresso del centro abitato.
Basta incontrare Vincenzo, gran cerimoniere dell’ospitalità, che, eccezionalmente, rinnova con generosità una tradizione un tempo tipica dei paesi: quella della colazione di mezza mattinata a base di salumi e formaggio, accompagnati da un buon bicchiere di vino. Il rito si consuma intorno alla tavola apparecchiata con sopra le salsicce (di fegato e bianche), i salami di “spalletta” o quelli più grassi quasi simili a un ciauscolo, la forma di pecorino, i lamponi coltivati nell’orto; specialità quasi introvabili lavorate a mano e stagionate dal padrone di casa, che riassumono l’essenza delle abilità, del rispetto per la natura, dell’attaccamento alle proprie origini.
San Marco nella storia è stato un castello importante, situato lungo la via di comunicazione tra la Valle del Tronto e il confinante Regno di Napoli; portali antichi incorniciano ancora gli ingressi di alcune abitazioni, un cippo di confine fa bella mostra di sé nella via principale. A poca distanza i resti del tempio bramantesco della Madonna della Neve, nelle vicinanze la Chiesa dell’Annunziata con importanti affreschi, la chiesa di San Giovanni Battista, il nucleo di San Marco vecchio e lo splendido panorama sulla piana di Santa Scolastica, ne fanno senz’altro un luogo da visitare.



Comunità Montana Valnerina - comunicato stampa del 29 aprile 2009