30 novembre 2009 - Rinvenute in località Ruscio (fraz. di Monteleone di Spoleto) numerose tombe romane di età augustea......


Comunicato stampa

 
Rita Procaccioli (Corriere dell’Umbria)



MONTELEONE DI SPOLETO - Rinvenute in questi giorni nella località di Ruscio, frazione di Monteleone di Spoleto, numerose tombe romane di età augustea. Il rinvenimento è avvenuto durante alcuni interventi della Vus, valle umbra servizi, per l’impianto di depurazione.

Grande soddisfazione per il sindaco del comune di Monteleone di Spoleto Nando Durastanti che si è reso subito disponibile per rinvenire fondi necessari per l’avvio dei lavori :”ancora una volta questa terra ci ha dato dimostrazione dell’immenso ed inestimabile patrimonio storico artistico e culturale che cela” ed il primo cittadino monteleonese non esclude la possibilità di trovare alla luce di tali rinvenimenti una villa che potrebbe documentare la presenza di un ampio sito archeologico tutto da scoprire.

La Soprintendenza per i beni archeologici dell ‘Umbria ha immediatamente inviato sul posto una archeologo che segue personalmente i lavori e ringrazia il comune di Monteleone , i carabinieri e la Vus per la disponibilità dimostrata nel proteggere tale sito e permettere agli addetti ai lavori di continuare la loro opera di rinvenimento nell’interesse di tutti, perché come ha ricordato la professoressa Liliana Costamagna, della Soprintendenza per i beni archeologici :”i beni archeologici sono un bene comune e come tale devono essere salvaguardati e tutelati”.

Dello stesso parere è anche l’assessore alla cultura di Monteleone Marisa Angelini che ha evidenziato come la ricerca archeologica degli ultimi decenni ha messo in luce un patrimonio archeologico cosiddetto “minore” ma di eccezionale fascino e di particolare rilievo scientifico che impreziosisce il territorio di tutta la Valnerina. Infatti diverse sono le aree archeologiche recuperate ed individuate in questa zona, tutte con caratteristiche simili, infatti i rinvenimenti monteleonesi hanno una struttura già nota ed in linea con quelli fatti a Norcia e Cascia. L’archeologia è il cuore della storia, fornisce elementi concreti su cui costruire il senso del passato e come un motore, o come un cuore, fornisce e richiede l’ispirazione e l’energia per far vivere esperienze emozionanti. Queste emozioni possono essere però anche un oggetto su cui lavorare in chiave turistica. Infatti l’assessore Angelini spiega come incentivare il turismo culturale potrebbe rendere dinamiche queste realtà che durante i mesi invernali vivono momenti di stasi difficilmente superabili: “dinamicizzare la tendenza a costruire le emozioni per le masse sfruttando le potenzialità del territorio alimenta flussi turistici. Questa tendenza si esprime oggi nella cultura del viaggio e del turismo, che ha letteralmente rifondato la disciplina archeologica sottraendola agli ambiti accademici e legandola all’industria dei servizi, degli eventi e degli spazi.” Il concetto che ne deriva di “turismo archeologico”dunque corrisponde ad un uso delle conoscenze e delle scoperte archeologiche in formule “estreme”: turismo delle emozioni, immersione totale dei sensi in scenografie paesaggistiche che solo la vallata umbra regala.