29 maggio 2010 - Le mani della mafia sui beni culturali. L'anno scorso 882 furti di opere d'arte. I dati sono contenuti nel rapporto di Legambiente e dei carabinieri presentato a "Terra futura" a Firenze.....

 

Sempre di più i boss con il pallino dei quadri e delle sculture. Gli oggetti preferiti sono i libri antichi e quelli legati alla chiesa.
La chiamano l'"Archeomafia" ed è considerata già capace di fare dei numeri da primato.
Ecco quelli del 2009: 882 furti di opere d'arte; 13.219 oggetti trafugati;1.220 persone indagate; 45 arresti; ma anche 19.043  beni culturali sottratti illecitamente e recuperati, assieme a 14.596 reperti paleontologici e 55.586 archeologici.
Sono i dati del rapporto sui crimini ambientali Ecomafia del 2010 che Legambiente e i carabinieri per la tutela del patrimonio culturale hanno anticipato in occasione di "Terra futura" a Firenze, per la mostra "Storie d'arte e di misfatti", che racconta il formidabile business dei furti d'arte in Italia.
Un vero e proprio assalto ai tesori italiani ad opera di mafiosi, trafficanti, collezionisti, tombaroli.
Dal rapporto emerge che i beni culturali sono diventati un affare per la criminalità organizzata. Capita sempre più spesso di scoprire boss mafiosi con il "pallino" delle opere d'arte. Stanze, soffitte, garage, caveau, pieni di oggetti preziosi d'ogni tipo, bottino di traffici illeciti, di furti, o di operazioni di riciclaggio di capitali.
Tra le indagini più eclatanti del 2009, c'è quella della Direzione Investigativa Antimafia che ha sequestrato al boss italo-canadese Beniamino Zappia, in carcere dal 2007, oltre 345 dipinti di immenso valore, fra i quali tele di Guttuso, De Chirico, Dalì, Sironi, Morandi, Campigli, De Pisis, Boldini, Guidi, oltre a orologi antichi, pietre preziose, vasi, statue, bronzi e oggetti di antiquariato. Un immenso tesoro accumulato negli anni dall'uomo che secondo i magistrati era il referente in Italia della famiglia mafiosa dei Bonanno di New York. 
L'"Archeomafia" predilige quadri e sculture, materiale numismatico e armi artistiche, vasellame, ma soprattutto libri antichi e oggetti legati alla chiesa. Stando ai dati forniti dai carabinieri, i beni librari rubati nel 2009 sono stati 3.713 mentre 2.038 sono stati gli oggetti legati alla Chiesa. Oltre 1.500 i quadri, 601 le armi antiche e artistiche, 733 pezzi di ebanisteria, 705 sculture.
Le regioni più colpite dalle ruberie d'arte sono il Lazio (137 furti in un anno) e la Toscana (106). Seguono Piemonte (95), Campania (86), Emilia Romagna (70) fino alla Val d'Aosta dove nel 2009 si è verificato un solo furto. I ladri preferiscono agire all'interno delle case (61,4%) nelle chiese (25,7%) e nei musei (4,7%).
 
Fonte: La Repubblica - 29 maggio 2010