02 giugno 2010 - Umbria all'avanguardia per la donazione di organi. L'anno scorso solo il 16% di opposizioni all'espianto.........

L'Umbria si pone all'avanguardia, tra le regioni italiane, per la donazione di organi: le opposizioni all'espianto si sono ridotte dal 42 per cento del 2000 al 16 per cento dello scorso anno, a fronte di una media nazionale del 34 per cento.
Complessivamente, nell'Azienda ospedaliera di Perugia sono stati fatti 376 trapianti di rene, con una percentuale di sopravvivenza dopo tre anni del 98 per cento, ''migliore di quella dei pazienti in dialisi''. Le liste di attesa ''sono di dodici mesi, a fronte di due anni, due anni e mezzo in Italia'' ha rilevato Gambelunghe (responsabile del Centro regionale trapianti), sottolineando come i risultati dell'Umbria siano ''fra i migliori d'Italia'' e come tutte le operazioni legate al trapianto siano certificate a livello nazionale ed europeo.
''La Regione Umbria - ha affermato Riommi (assessore regionale alla sanità) - è impegnata a garantire a tutti i cittadini, in materia di trapianti ma in generale per quanto attiene il diritto alla salute, una risposta appropriata, con una rete di servizi che mantiene e qualifica il sistema sanitario universale, pubblico e di qualità. Un sistema che siamo impegnati a difendere, ancor più in una situazione in cui sulle Regioni si vuol far ricadere il peso della nuova manovra finanziaria''.
''Nelle strutture pubbliche umbre - ha detto ancora Riommi - ci sono le potenzialità per fare trapianti di cuore e fegato e per realizzare una banca del tessuto oculare, ma le risorse necessarie sarebbero in diseconomia rispetto al numero dei casi che si riscontrano e non risponderemmo alla domanda di salute dei cittadini. Per questo è stata scelta la strada della collaborazione con il centro di Pavia per i trapianti di cuore, con il Policlinico Umberto I di Roma per quelli di fegato ed è stata fatta una convenzione con le Marche per la banca del tessuto oculare''.
''Diamo prospettive al sistema sanitario umbro, alla sua sostenibilità e alla sua qualità - ha aggiunto - operando in maniera sinergica con altre Regioni. Garantiamo ai cittadini le stesse opportunità delle regioni più grandi e, nello stesso tempo, anche servizi di eccellenza. L'Umbria - ha sottolineato Riommi - registra una mobilità positiva di pazienti: nonostante la vicinanza di centri di alta specialità, prevale il numero di pazienti di altre regioni che si rivolgono alle strutture umbre rispetto agli umbri che si spostano per curarsi. Un dato che registriamo anche per i trapianti di rene, di cui quasi il 30 per cento sono di persone provenienti da altre regioni''.
L'assessore ha ringraziato i ''tanti umbri e le tante umbre che hanno dichiarato la loro volontà di donare un organo. Vanno moltiplicate le disponibilità e vanno moltiplicati gli sforzi per ridurre le liste di attesa e moltiplicare la vita di chi ha bisogno di un trapianto''. (ANSA)