18 ottobre 2010 - Intervista al Sindaco di Monteleone di Spoleto, Nando Durastanti.....



1. Quali sono al momento i problemi più importanti del Comune da Lei guidato?
Il primo è l’acqua, è inconcepibile che un Comune come il nostro si trovi a pagare in maniera così esosa per il servizio idrico. Per quanto concerne i rifiuti invece il Comune spende ancora un sacco di soldi, essendo lontano alle discariche il costo è superiore a quelli più vicini. Però questo non viene compensato con il servizio idrico, come invece sarebbe più giusto. C’è uno scollamento tra le varie esigenze e i comuni montani come il nostro non sono presi in considerazione. C’è carenza nei trasporti, nelle attività sociali, negli altri servizi, in tutto.
Faccio un esempio, banale ma per intenderci: qui da noi un pensionato ha l’hobby dell’orto e in questo modo deve abbandonare, perché il solo annaffiare è costoso e impossibile da sostenere, mentre da altre parte ci sono circoli, cinema e comunque diverse attività collaterali. Nei nostri confronti si sta procedendo all’isolamento completo, questi piccoli comuni stanno cadendo nel dimenticatoio. Occorre trovare soluzioni alternative, perché restare ad abitare qui significa mantenere il territorio”.

2. Quali iniziative sono in corso e quali intendente predisporre per la soluzione di tali problemi?
Noi tutti i giorni rappresentiamo le nostre problematiche e soluzioni. Il problema è la disparità di convenienze nel territorio rispetto ai centri più grandi. Ci vuole un incentivo per il periodo invernale anche per i costi gestionali, perché ogni cosa una persona si mette a fare ha dei costi insostenibili.

3. Perché è importante che la gestione dell’acqua resti pubblica nell’ambito ATI 3?
Le tariffe per le zone montane devono essere diverse. Non può essere uguale alla tariffa di città. Di inverno qui l’acqua gela, ma si paga ugualmente il servizio nonostante non sempre se ne possa usufruire. Occorre immaginare uno scenario diverso. Spero che l’acqua resti pubblica.

4. Si vocifera di un ATO unico regionale: come vede il rischio che i cittadini del nostro territorio vadano a pagare molto di più per acqua e rifiuti, come accade a Perugia e Terni?
Ma come si fa? Ma come si fa a stare sul territorio con queste mega strutture, occorre fare passi indietro. Già siamo pensalizzati facendo parte di un ATI con 22 Comuni, cosa saremo con un ATI regionale?

5. Entro il 31 dicembre 2011 dovrà essere approvato il Piano d’Ambito ed espletata la gara per la gestione dei rifiuti dell’ATI 3. Quale gestione e/o socio privato si auspica?
Io farei un’associazione per gestire la raccolta ed il trasferimento, soprattutto nei piccoli comuni, il resto alla struttura più grande. Comunque di una cosa sono certo: più ci ingrandiamo e più ci incartiamo!

6. Ci sveli qual è una cosa del Suo Comune di cui è particolarmente orgoglioso.
Siamo orgogliosi di esserci, di esistere, di vivere il territorio, di essere attaccati a questo territorio.

7. Ci sveli ora invece qual è una cosa, sempre del Suo Comune, di cui non va orgoglioso.
Di come siamo relazionati con le istituzioni centrali.

8. Cosa manca alla Sua città?
Facciamo prima a dire quello che c’è…

9. Che desiderio ha per la Sua città?
Che gli si dia lo spazio per sopravvivere.

10. Invii un messaggio ai Suoi cittadini.
Di resistere!

Fonte: ati3umbria