30 ottobre 2010 - Si farà un tunnel intorno a Castel Sant'Angelo.
Rinasce il progetto del sottopasso: un tunnel intorno a Castel Sant'Angelo
Stop agli ingorghi, piani di scavo realizzati da Roma Metropolitane. Sarà collegato a linea C e sottopassino
Undici anni dopo la grande disfida con la sovrintendenza archeologica, cinque anni dopo il pensionamento del professor Adriano La Regina che del no al sottopasso di castel Sant'Angelo aveva fatto una battaglia, il Comune di Roma ci riprova: pronto il progetto per un tunnel sotto l'ex mausoleo di Adriano, ma passerà intorno al castello, anziché - come previsto all'epoca di Rutelli sindaco - davanti al mastio.
1 CHILOMETRO, 200 MILIONI - Sarà un lungo sottopasso, un chilometro e cento metri. E non sotto il castello, bensì dietro, dalla parte dei giardini. Ecco il progetto di Roma Metropolitane per collegare più velocemente ponte Cavour con il «sottopassino» che passa sotto il Santo Spirito: un tunnel che inizierà il suo percorso subito dopo l’attraversamento di via Vittoria Colonna e che si ricongiungerà all’attuale strada sotterranea, permettendo, però, alle auto di sbucare anche di fronte a ponte Vittorio Emanuele II.
Lungo il percorso, il nuovo sottopasso incrocerà poi la futura stazione San Pietro della linea «C», che sarà situata esattamente all’inizio di via della Conciliazione. Il progetto di fattibilità è pronto, e così quello di analisi tecnica redatto in accordo con la Sovrintendenza archeologica; il costo previsto per costruirlo è di circa 200 milioni di euro.
SCAVATO CON LA TALPA - La realizzazione è strettamente collegata ai lavori della terza metropolitana di Roma, per cui si potrebbero usare la «talpa» e i macchinari già attivi in zona per il cantiere del futuro metrò. «Abbiamo reimpostato il percorso della linea "C" – spiega il presidente di Roma Metropolitane, Gianni Ascarelli – che quindi avrà la fermata "San Pietro" prima di Ottaviano. Questo spostamento ci ha consentito la prefigurazione di un allungamento del sottopassino attuale, fino ad arrivare di fronte al Palazzo di Giustizia ed oltre».
La cosa più interessante, aggiunge Ascarelli, «è proprio questa soluzione di far passare il tragitto non sul davanti, tra il castello e ponte Sant’Angelo, come si era pensato in un primo momento e dove lo spazio a disposizione è modestissimo, ma nella parte posteriore, dove sono i giardini, che non hanno un disegno particolare o di qualità».
EMERGENZE ARCHEOLOGICHE - Una soluzione che permetterebbe anche di superare i problemi archeologici che prima del Giubileo fermarono il progetto dell’amministrazione di Francesco Rutelli: sotto al manto stradale, infatti, dalla parte del Tevere, ci sono ancora i contrafforti di Castel Sant’Angelo (quelli che bloccarono il progetto Rutelli). Al contrario «il terreno compreso tra le mura e il castello - spiega il presidente di Roma Metropolitane - è di riporto. La struttura antica è limitata ad un quadrato di fondazione nel quale è iscritto il tamburo dell'antica tomba di Adriano».
LUCE NATURALE DALL'ALTO - Il fatto che si possa lavorare su terreno di riporto fa ipotizzare anche la soluzione di un sottopasso realizzato con una galleria artificiale (quella scavata con la talpa, "naturale", è molto più profonda), in quel tratto non molto profonda, che possa consentire di ricevere dall’alto anche della luce naturale, come nell’attuale sottopasso fra Passeggiata di Ripetta e ponte Matteotti.
Il sottopasso di Castel Sant’Angelo inizierebbe quindi la sua discesa dopo ponte Cavour per poi piegare a destra una volta passato il Palazzo di Giustizia, ricollegandosi poi con una larga curva (dietro al Castello) all’attuale sottopassino. Un percorso più lungo di quello in linea retta, che sarebbe stato irrealizzabile: «L’intuizione è venuta a Roma Metropolitane grazie anche alla mia esperienza e ai miei suggerimenti – sostiene Ascarelli -. Il percorso è leggermente più lungo, ma quando si è in macchina e il traffico scorre veloce trenta secondi in più non si avvertono assolutamente». E, soprattutto, in questo modo il sottopasso sarebbe realizzabile senza imbattersi in insuperabili problemi archeologici.
IL SOGNO DI ALEMANNO - A riaprire il discorso di un tunnel per evitare la circonvallazione di piazza Adriana era stato lo stesso sindaco Gianni Alemanno poco più di un anno fa, nell’aprile del 2009: «Ho un sogno – aveva detto Alemanno durante la visita ai giardini della Mole Adriana –. Vorrei che il problema del traffico in questa zona venisse risolto. L’attuale sottopassino è insufficiente. Dobbiamo tirar fuori dagli archivi i progetti che prevedevano la costruzione di un sottopassaggio per liberare dalle auto l’area che gira intorno a Castel Sant’Angelo». Allora aveva ipotizzato addirittura un tunnel sul lato opposto del Tevere.
Ora, nel suo sito ufficiale, il sindaco ripete che questo è uno dei progetti che gli sta più a cuore. Un progetto che alla fine degli anni Novanta, prima del Giubileo, Francesco Rutelli tentò di realizzare: si fecero lunghe prove di scavo, ma l’archeologia fermò la «talpa» prima del Castello. E si ripiegò sul sottopassino. Adesso Roma Metropolitane è certa di realizzare il sogno del sindaco.
COME ALL'ARA PACIS - «Alemanno – conclude Ascarelli – ritiene questo sottopasso (come quello dell’Ara Pacis) un’opera infrastrutturale importantissima. Porterebbe ad un miglioramento ambientale complessivo di questa zona della città, eliminando l’inquinamento acustico e polveri derivanti dal traffico su piazza Adriana, che adesso costituisce una sorta di circuito negativo incompatibile con il quartiere. E consentirebbe anche di ridisegnare il giardino che, attualmente, ha una struttura spontanea, non conforme con quello di una grande città europea».
Ma i progetti vanno oltre: «Si potrebbe poi realizzare una passeggiata pedonale da via della Conciliazione fino al Palazzo di Giustizia, lungo il fiume, in uno dei punti più belli della città». I tempi per la realizzazione? «Sono ovviamente in parte collegati a quelli della linea "C" – risponde il presidente di Roma Metropolitane –. E l’organizzazione dei cantieri e della circolazione è abbastanza complessa. Ma il sogno del sindaco potrebbe essere realizzato prima del previsto».
di Lilli Garrone
Fonte: Corriere della Sera (Cronaca di Roma)
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