21 maggio 2011 - Il 45% delle farfalle europee è a rischio di estinzione. Il WWF lancia l’allarme……



Quasi la metà delle specie di farfalle in Europa è a rischio di estinzione. L’allarme è lanciato dal Wwf: secondo i dati dell’associazione ambientalista, il 45% delle farfalle del nostro continente corre il pericolo di scomparire per sempre. E questo in conseguenza di un aumento del degrado ambientale e della minaccia rappresentata dal fenomeno della “caccia alle farfalle”, ad opera di collezionisti e commercianti.

A tutela della biodiversità è stata siglata una convenzione tra Inea (Istituto Nazionale Economia Agraria) e Wwf che definirà un protocollo per il monitoraggio delle farfalle associato ai sistemi agricoli. «L’associazione - dichiara Tiziano Zigiotto, Presidente Inea - intende fornire un contributo di conoscenza sulle relazioni tra agricoltura e biodiversità e consentire una politica agricola comune a tutela dell’ambiente».

L’accordo «vuole concentrarsi sulle aree agricole ad Alto Valore Naturale (Avn), quelle zone in cui l’agricoltura si lega alla presenza di un’elevata numerosità di specie, ad una diversità di habitat o alla presenza di specie di interesse per la conservazione». A sostegno del “Progetto Farfalle”, rileva l’associazione ambientalista, «qualsiasi contributo consentirà di promuovere forme di agricoltura sostenibile per salvaguardare il loro habitat e proteggere i Giardini delle Farfalle nelle Oasi del Wwf».

«Con questa collaborazione con Inea - dichiara il Presidente del Wwf, Stefano Leoni - cerchiamo di dare una prima risposta all’esigenza di verificare con efficacia l’impatto che i diversi sistemi agricoli hanno sugli ecosistemi naturali per orientare le nostre pratiche agricole verso modelli sempre più sostenibili per l’ambiente. Le farfalle - conclude Leoni - sensibili all’impatto sull’ambiente naturale, ci indicano la via per un’agricoltura amica della biodiversità».

Esistono 165 mila specie di farfalle e quasi la metà di quelle europee è a rischio di estinzione. Il Wwf ha già avviato nel suo sistema di Oasi alcune prime esperienze di monitoraggio ambientale utilizzando sia le farfalle diurne e notturne sia le api domestiche.

L’associazione ambientalista promuove da tempo un nuovo approccio alla conservazione della natura deonominato “Conservazione Ecoregionale”, che cerca di unire la migliore conoscenza scientifica disponibile con il coinvolgimento del maggior numero possibile di attori sociali ed economici.

Fonte: LA STAMPA