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Il Narrare e lo Spigolare di Patrizia Penazzi
Rievocazione Storica e Palio dello Doppiero
Operazione recupero Biga
Carlo Innocenzi (compositore)
ArcheoAmbiente-News 06 aprile 2009 - Devastante terremoto in Abruzzo (5,8 della scala Richter – 8/9 grado della scala Mercalli) epicentro nella zona tra l’Aquila, Collimento, Villagrande, Roio Coggio, Massa, Paganica e Fossa. Decine di morti, migliaia di sfollati, edifici crollati. L’evento sismico è avvenuto alle ore 3,32 ed è stato avvertito nel Lazio, Molise, Marche, Umbria, Campania, Puglia

La prima e più grave scossa, di magnitudo 5.8 della scala Richter, si è registrata intorno alle 3,32, ha avuto un effetto pari all'ottavo-nono grado della scala Mercalli sugli edifici, provocando diversi crolli e lesioni gravi agli edifici.
Almeno 26 i comuni interessati in modo "serio" dal terremoto: i danni riscontrati, i crolli di case vecchie ma abitate e addirittura di almeno quattro palazzi, letteralmente implosi all'Aquila, fanno temere che il numero delle vittime sia elevato e che sia possibile determinarlo solo tra molto tempo.
In molti paesi come Santo Stefano di Sessanio, Castelvecchio Calvisio, San Pio, Villa Sant'Angelo, Fossa, Ocre, San Demetrio né Vestini e i centri dell'Altopiano delle Rocche, sono distrutte moltissime abitazioni del centro storico, mentre presentano danni costruzioni più recenti e anche in cemento armato.
La situazione piu' drammatica è nel capoluogo e in alcune delle sue frazioni come Onna, quasi rasa completamente al suolo, e Paganica dove sono già state registrate numerose vittime. Nel centro storico dell'Aquila vi sono numerosi crolli, moltissimi edifici lesionati e alcuni palazzi non antichi crollati completamente.
La Rete Sismica Nazionale dell’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) ha registrato un terremoto di Magnitudo 5.8 (Magnitudo Richter) (6.2 Mw=magnitudo momento) nella zona dell'Aquilano, il 6 Aprile 2009 alle 3:32 (ora italiana). Le coordinate epicentrali risultano le seguenti: Lat. 42.33N e Long. 13.33E. La profondità dell'ipocentro è pari a 8.8 km. Il terremoto è caratterizzato da un meccanismo di tipo estensionale, con piani di faglia orientati NW-SE e direzione di estensione NE-SW (anti-appenninica).
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