Benvenuto su ArcheoAmbiente
      Login/Crea Account
FAQ Scrivi all'Associazione Archivio Cerca nel sito          
Menù
Home
Chi siamo
Dove siamo
News
Attività
Rievocazione Storica e Palio dello Doppiero
Pubblicazioni
Ricerche sul territorio
Reportage fotografico
Links
Contatti
Statistiche
Città
Storia
Monumenti
Chiese
Feste e Ricorrenze
Immagini
Folklore
Biga
Museo della Biga
Farro
Ferro
Meteo giornaliero
Live Webcam
Elenco telefonico
Il Narrare e lo Spigolare di Patrizia Penazzi
Rievocazione Storica e Palio dello Doppiero
Operazione recupero Biga
Carlo Innocenzi (compositore)
ArcheoAmbiente-News 01 dicembre 2009 - Presentazione della pubblicazione in tre volumi: "Tra cielo e terra. Religione e magia nel mondo rurale della Valnerina" del prof. Mario Polia. Perugia, 09/12 ore 11,00 - Sala Fiume - Palazzo Donini - Corso Vannucci, 96............
 
Negli ultimi cinque anni l’Associazione dei Comuni della Valnerina ha dato attuazione ad un intenso ed articolato programma di valorizzazione turistico-
culturale del territorio e dei paesaggi della Valnerina, al quale è stato affidato l’obiettivo di promuovere la conoscenza dei valori identitari e della storia dell’intero comprensorio. Una delle finalità principali del programma è stata quella di realizzare prodotti editoriali di comunicazione e servizi informativi finalizzati a sostenere sia il recupero ed il rafforzamento dell’identità locale che le attività turistiche e culturali dell’area che hanno sempre più bisogno di incorporare nelle proprie proposte produttive e commerciali i valori profondi del territorio in cui si trovano ad operare.
L’opera “Tra cielo e terra. Religione e magia nel mondo rurale della Valnerina” del Prof. Mario Polia, è uno dei principali risultati del programma, e, come tale, non ha solo un significato storico- culturale di recupero di tradizioni a forte rischio di estinzione in quanto affidate alla trasmissione orale, ma vuole anche essere un serio, concreto ed innovativo contributo per migliorare e qualificare le funzioni territoriali dell’informazione, dell’accoglienza dei visitatori e della promozione turistica del territorio. L’opera in tre volumi Tra cielo e terra. Religione e magia nel mondo rurale della Valnerina, per i contenuti ed i temi trattati, può essere considerata come una “cassetta degli attrezzi” dalla quale i visitatori della Valnerina e dell’Umbria, così come i residenti, possono attingere per conoscere quella parte della storia del territorio caratterizzata dalla dimensione “religiosa” della vita e del mondo e, la Valnerina, sotto questo aspetto, non fa eccezione nel panorama dei contesti locali e nazionali di tipo rurale. Il lavoro realizzato si configura quindi anche come un contributo alla conoscenza della storia dell’Umbria, che si aggiunge a quanto realizzato da altri Enti ed Istituzioni locali e Regionali.
L’obiettivo principale dell’opera “Tra cielo e terra. Religione e magia nel mondo rurale della Valnerina” è però quello di rappresentare, in un quadro organico e strutturato, l’immaginario e la visione del mondo che hanno alimentato e sostenuto nel corso dei secoli, la vita l’azione degli uomini e delle donne che hanno edificato i luoghi e il territorio che oggi noi abitiamo.
Il territorio, le relazioni fra le persone, i rapporti sociali ed economici, in Valnerina, come in altri contesti similari, a forte caratterizzazione rurale hanno subito nel corso degli ultimi cinquanta anni una profonda trasformazione che non ha però alterato, in maniera definitiva, la struttura profonda e l’identità territoriale dell’area.
Vi è però una ragione ulteriore, più sostanziale, che giustifica il lavoro realizzato dal Servizio Turistico della Valnerina: rappresentare i paesaggi ed il territorio della Valnerina, nonché quell’immenso deposito di fatiche e di lavoro umano che li caratterizza, come ha fatto l’Associazione dei Comuni della Valnerina nel corso degli anni attraverso mostre iconografiche sul paesaggio, reportage fotografici pubblicazioni, prodotti editoriali, senza la ricostruzione del sistema di valori e la visione della vita e del mondo dei protagonisti diretti, avrebbe significato “raccontare” in maniera incompleta i diversi luoghi della Valnerina privandoli dell’identità, della storia e soprattutto della propria anima. Questo lavoro, quindi, completa, ed integra, ma soprattutto motiva dal punto di vista umano, esistenziale e tecnico, l’intero programma delle attività realizzate dall’Associazione dei Comuni per la valorizzazione del territorio e dei “paesaggi umani” della Valnerina.
Nel corso del 2007-2008, l’Associazione dei Comuni della Valnerina ha quindi avviato, con il sostegno del Consorzio Bim, la realizzazione di un programma di ricerche dedicate alla conoscenza della cultura popolare del territorio. Il tema centrale ha riguardato la religiosità e la percezione del sacro in ambito rurale. Le indagini hanno coinvolto i protagonisti della vecchia cultura contadina e pastorale per un totale di quattrocento intervistati. La realizzazione dell’opera è stata cofinanziata dalla Fondazione della Cassa di Risparmio di Perugia e dal Consorzio Bim e dal Servizio Turistico della Valnerina ed è frutto della collaborazione con l’Editrice Edicit di Foligno che provvederà anche alla distribuzione del prodotto editoriale sul mercato nazionale.
La ricerca ha prodotto un’opera in tre volumi, la cui estensione supera le mille pagine, intitolata: Tra cielo e terra: religione e magia nel mondo rurale della Valnerina.

Il primo volume, “Il ciclo dei mesi” – espone il calendario religioso, esaminando le varie festività che si succedono in ognuno dei mesi dell’anno, dalle usanze del capodanno a quelle dell’Epifania; dalla celebrazione della festa di sant’Antonio abate, protettore degli animali domestici e del bestiame, ai riti di Carnevale volti a propiziare la fertilità della terra; dalle usanze della Quaresima, alle celebrazioni pasquali vissute dalla prospettiva della liturgia popolare e ai giochi tipici della Pasqua; dai fuochi di san Giorgio accesi nei vigneti per la protezione delle viti dai parassiti, alla celebrazione del Maggio nursino col taglio rituale dell’albero e il “matrimonio” arboreo, con le forme tradizionali di corteggiamento e l’uso di cibi, quali le fave, che rimandano ad analoghi contesti abruzzesi e, più lontano nel tempo, ad usanze romane collegate al culto primaverile dei morti.
Dalle usanze e ai riti che caratterizzavano la festa solstiziale del Battista; dalle celebrazioni di festività solenni, quali l’Ascensione e il Corpus Domini, alle feste dei morti e alla traslazione della Santa Casa di Loreto, ossia alla festa della “Venuta” celebrata con particolare intensità in tutto il contado umbro; dal culto dei santi patroni, alle usanze natalizie tra le quali le tradizionali offerte di vino e cibi al ceppo che arde nel focolare domestico, derivanti dall’antico culto ai penati domestici e comparabili coi riti solstiziali d’inverno di gran parte dell’Europa. Lo studio storico-religioso del materiale raccolto nel corso della ricerca etnografica, ha permesso di evidenziare la presenza consistenti di elementi culturali precedenti la cristianizzazione della Valnerina. Le comparazioni dimostrano, inoltre, come molte delle strutture del pensiero e dei costumi della Valnerina, superando i limiti regionali, appartengano al più vasto ambito del patrimonio culturale europeo. Ogni mese è preceduto da un breve profilo delle attività agricole e pastorali che si svolgono nei singoli mesi, intitolato “Le Opere”, dedicato specialmente alle forme caratteristiche e alle tecniche dell’agricoltura tradizionale e della policoltura.

Il secondo volume, intitolato “Tematiche del pensiero religioso e magico”, è dedicato ad un’analisi approfondita dei vari aspetti della religiosità popolare, dalla percezione della Provvidenza alle calamità naturali interpretaste come manifestazione della collera divina in seguito all’infrazione dei precetti religiosi, o alla mancanza di rispetto nei confronti di Dio e dei santi. Un capitolo esamina il rapporto tra uomo e ambiente, còlto nella percezione che la società rurale aveva dei fenomeni naturali, degli elementi, delle piante e degli animali. Un capitolo è dedicato all’amore; uno alla morte, al morire e ai morti. Un capitolo assai denso è dedicato al tema del sacro negativo: streghe; demoni; magia nefasta.
Un altro, dedicato alla fascinazione, raccoglie ed interpreta le credenze relative all’invidia e al malocchio e le relative cerimonie divinatorie e terapeutiche. Un ultimo capitolo espone alcune pratiche rituali della medicina tradizionale, dalla “segnatura” delle parti dolenti del corpo, ai riti per l’eliminazione dei parassiti intestinali dei bambini fino alle varie tecniche della lacanomanzia usate per determinare, nel paziente, la presenza della fascinazione e per l’eliminarne gli effetti perniciosi.

Il terzo volume, intitolato “Così pregavano i nostri padri”, è dedicato alle preghiere del popolo, desunte direttamente dalla tradizione orale. Specialmente importanti, tra le numerose preghiere raccolte, sono le formule recitate prima di dormire, appartenenti alla tipologia delle “loricae”, o “corazze”, di origine celtica. Una comparazione essenziale, ma puntuale, dimostra come alcune di queste formule popolari conobbero una straordinaria diffusione attraverso tutta l’Europa.
Per quanto riguarda l’apparato iconografico, oltre ai disegni tecnici che corredano il testo, eseguiti dall’autore, è stato concesso ampio spazio a documenti di eccezionale interesse, quali le immagini scattate, negli anni Cinquanta e Sessanta, da Henri Desplanques, il massimo interprete del paesaggio agrario dell’Umbria. Si tratta di immagini, perlopiù inedite, che documentano le trasformazioni dell’ambiente naturale operate dall’uomo, còlte prima che l’introduzione delle macchine agricole e delle moderne tecniche modificassero un paesaggio rimasto inalterato per secoli. Altre immagini sono dedicate alle attività agricole e pastorali. Altre alle dimore rurali. Accanto alle immagini di Desplanques, tutte di alta qualità tecnica perché ottenute con tecniche d’avanguardia, per il tempo, quali la diapositiva a colori, sono state selezionate significative immagini in bianco e nero, tratte dall’archivio del Servizio Turistico della Valnerina, che mostrano la gente al lavoro. Nel terzo volume, una carrellata di riproduzioni, tratte dall’arte sacra della Valnerina è dedicata ai santi del popolo.

L’autore dell’opera è il Prof. Mario Polia, antropologo, etnografo e storico delle religioni, docente di Antropologia Culturale nella Pontificia Università Gregoriana. Direttore dell’Istituto di Studi Piceni della Provincia di Ascoli; Direttore del Museo Demoantropologico di Leonessa (Rieti), l’autore ha al suo attivo oltre un trentennio di ricerche etnografiche e storico-religiose tra le comunità native delle Ande peruviane. Mario Polia, per il Servizio Turistico della Valnerina, ha recentemente pubblicato “Per Maria. La Madonna nell’arte sacra e nelle tradizioni popolari della Valnerina” (Perugia, 2008).
indietro...

Pagine di utilità
 

Articolo più letto relativo a ArcheoAmbiente-News:


 Pagina Stampabile Pagina Stampabile


© 2003 - 2018 Progetto e grafica Patrizia Penazzi - Testi e contenuti a cura di Patrizia Penazzi

Informazioni Legali
I testi e gli elementi grafici pubblicati nel sito non possono essere replicati: su altri siti Web, mailing list, newsletter, riviste cartacee, cdrom, senza la preventiva autorizzazione indipendentemente dalle finalità di lucro. L'autorizzazione va chiesta per iscritto alla gestione del sito e potrà essere ritenuta concessa soltanto dopo preciso assenso scritto.
I trasgressori saranno perseguiti nei termini di legge