Benvenuto su ArcheoAmbiente
      Login/Crea Account
FAQ Scrivi all'Associazione Archivio Cerca nel sito          
Menù
Home
Chi siamo
Dove siamo
News
Attività
Rievocazione Storica e Palio dello Doppiero
Pubblicazioni
Ricerche sul territorio
Reportage fotografico
Links
Contatti
Statistiche
Città
Storia
Monumenti
Chiese
Feste e Ricorrenze
Immagini
Folklore
Biga
Museo della Biga
Farro
Ferro
Meteo giornaliero
Live Webcam
Elenco telefonico
Il Narrare e lo Spigolare di Patrizia Penazzi
Rievocazione Storica e Palio dello Doppiero
Operazione recupero Biga
Carlo Innocenzi (compositore)
ArcheoAmbiente-News 24 luglio 2010 - Svezia, rivoluzione web arriva il provider pirata......

Il PiratPartiet ha in programma l'avvio di un nuovo servizio di connessione a internet completamente anonimo e senza tracciabilità dei dati. Una mossa che alza il tiro nel confronto sul ruolo culturale del web


Sul fronte digitale europeo si combattono ormai molte battaglie. In Italia siamo ancora alle prove di fuoco contro i blogger persi tra i risultati di Gogòl, mentre la Finlandia dichiara il web un diritto fondamentale dell'uomo. E in Svezia c'è il PiratPartiet, il Partito Pirata, che della libertà totale e incondizionata di godere di ogni tipo di prodotto culturale gratuitamente ha fatto la sua bandiera, con tanto di teschio e ossa incrociate. E dopo aver deciso di ospitare sui propri server The Pirate Bay, la community di scambio digitale più frequentata del mondo (inaccessibile dall'Italia), ora allunga il passo. E annuncia la creazione di un proprio ISP, un provider di connettività per accedere alla Rete in forma completamente anonima e senza lasciare tracce. Come dire, l'incubo di tutti gli addetti alla sicurezza elettronica dell'universo mondo, e non solo dei difensori del copyright.

Rete Libera. Il "Provider Pirata" non funzionerà proprio come un normale servizio di connessione. Sarà un affare più complicato che chiamare Alice, Libero o Fastweb e chiedere un allaccio Adsl. All'utente sarà chiesto di occuparsi di eventuali malfunzionamenti del proprio collegamento. Dopotutto si tratta di una rete pirata e nessun altro al di fuori dei pirati deve metterci le mani. Gustav Nipe, membro del PiratPartiet e responsabile del provider con le tibie, è chiaro: "Questo è uno dei modi per non soccombere al Grande Fratello. Un provider pirata è necessario, non fosse altro che per mettere il sale sulla coda ai provider 'ufficiali'. Se non si comportano come dovrebbero, ci sarà sempre qualcuno pronto a prendere il loro posto". Il Provider Pirata ha già iniziato la sua attività, al momento in fase di test nell'area di Lund. Arrivare al resto del paese è un'operazione che dovrebbe richiedere non più di qualche mese.

Anonimi. ViaEuropa è la struttura alla base dell'ISP pirata, la stessa dietro il servizio iPredator, la rete privata collegata The Pirate Bay. E questo significa una cosa precisa: gli utenti non avranno nome e storia. Gli indirizzi Ip non saranno conservati, né il provider permetterà al governo svedese di monitorarli. In più non ci saranno "log" delle attività di rete, nessun registro di quello che accade attraverso i server del Provider Pirata. Un grattacapo per chi si occupa di sicurezza informatica e anche della commissione antipirateria svedese. Gustav Nipe non sembra curarsene, anche se Henrik Pontén, membro della commissione, dichiara che il Provider Pirata dovrà comportarsi come ogni altro fornitore di servizio e in caso di richieste da parte delle autorità fornire dati e dettagli sugli utenti. Ma dalla parte di Nipe, il toro ha già la testa tagliata: se non verranno tenuti registri, questi dati non esisteranno mai.

di TIZIANO TONIUTTI (La Repubblica)
indietro...

Pagine di utilità
 

Articolo più letto relativo a ArcheoAmbiente-News:


 Pagina Stampabile Pagina Stampabile


© 2003 - 2018 Progetto e grafica Patrizia Penazzi - Testi e contenuti a cura di Patrizia Penazzi

Informazioni Legali
I testi e gli elementi grafici pubblicati nel sito non possono essere replicati: su altri siti Web, mailing list, newsletter, riviste cartacee, cdrom, senza la preventiva autorizzazione indipendentemente dalle finalità di lucro. L'autorizzazione va chiesta per iscritto alla gestione del sito e potrà essere ritenuta concessa soltanto dopo preciso assenso scritto.
I trasgressori saranno perseguiti nei termini di legge