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Carlo Innocenzi (compositore)
ArcheoAmbiente-News 28 settembre 2010 - Scendere nel "cuore" dei Campi Flegrei. Il via al programma internazionale di perforazione previsto entro il 10 ottobre.....

E' previsto "al massimo per il 10 ottobre" il via al programma internazionale di perforazione dei Campi Flegrei, il primo al mondo che scenderà nel cuore di un supervulcano per catturare i segreti di strutture come queste: appena una decina, quelle note nel mondo, e capaci di eruzioni esplosive violentissime.
Dei supervulcani finora noti, i Campi Flegrei quello potenzialmente più pericoloso in assoluto per i numerosi centri abitati che si trovano nell'area. Il programma internazionale, dal costo di 15 milioni di euro e finanziato dal Consorzio Internazionale per le Perforazioni Profonde Continentali (Icdp), si chiama Campi Flegrei Deep Drilling Project (Cfddp), è coordinato dall'Italia attraverso l'istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), ed è considerato il più importante esperimento al mondo nel campo della vulcanologia.

"Il cantiere si aprirà fra il primo e il 2 ottobre e per l'avvio della perforazione saranno necessari una decina di giorni. Di conseguenza la perforazione potrà cominciare al massimo per il 10 ottobre", ha detto Giuseppe De Natale, responsabile dell'unità per lo studio della Dinamica dei sistemi vulcanici e geotermiche dell'Ingv, che coordina il programma con Claudia Troise.
Entrambi fanno parte della sezione di Napoli dell'Osservatorio Vesuviano.

Il primo passo sarà costruire il basamento di cemento sul quale installare la perforatrice, poi sarà posizionato il tubo di acciaio lungo 2-3 metri che farà da guida nella perforazione.
Il progetto prevede due fasi:
> nella prima, che durerà una ventina di giorni, la perforazione arriverà alla profondità di 500 metri,
> nella primavera 2011 è prevista la perforazione più profonda, fino a 4 chilometri.

"Questa prima fase sarà comunque molto interessante - ha detto De Natale - perché ci permetterà di studiare la stratigrafia e la storia delle eruzioni, comprese le più antiche".

L'ultima eruzione che si ricordi ai Campi Flegrei è avvenuta nel 1538, generando il Monte Nuovo, un piccolo cono di tufo nella parte occidentale della caldera.
"E' stata abbastanza distruttiva, ma all'epoca nella zona c'era solo un piccolo villaggio, chiamato Tripergole", ha detto De Natale.
L'ultima eruzione violenta risale a 15.000 anni fa e ha coperto l'intera provincia di Napoli del tufo giallo con il quale sono stati costruiti tutti gli edifici di Napoli.
La più violenta in assoluto, di 30.000 anni fa, ha coperto l'intera Campania con uno strato di tufo grigio che al centro della Regione ha raggiunto uno spessore di 50-60 metri, mentre i depositi di ceneri più sottili sono arrivati fino in Russia.
Obiettivo del progetto, ha detto ancora De Natale, "é saperne di più sui supervulcani e capirne il funzionamento".
Quello che i ricercatori si aspettano è avere le conoscenze sufficienti per cogliere le anomalie che potrebbero segnalare un'eruzione imminente, come accade oggi per gli altri vulcani.


Fonte: ANSA
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