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Carlo Innocenzi (compositore)
ArcheoAmbiente-News 30 ottobre 2010 - Farfalle monarca hanno imparato a curare la propria prole...

Le farfalle monarca sembrano utilizzare piante medicinali per curare la prole affetta da parassiti, secondo quando scoperto dai biologi della Emory University.

"Abbiamo mostrato che alcune specie di Asclepias syriaca, la pianta che le larve usano come alimento, può ridurre le infezioni parassitarie nelle monarca" spiega Jaap de Roode, biologo a capo della ricerca. "E abbiamo anche scoperto che le farfalle femmina infette preferiscono deporre le uova su piante che ridurranno la malattia dei figli, cosa che indica che abbiano sviluppato la capacità di curare i figli".

"I risultati sono eccitanti anche perchè il comportamento è trans-generazionale" aggiunge Thierry Lefevre, al lavoro con Roode. "Se la madre esprime questo comportamento, solo i suoi figli ne trarranno benefici. E' sorprendente per le farfalle monarca".

La scoperta non ha solo implicazioni nello studio delle farfalle monarca, ma potrebbe avere effetti ben più vasti. Tutti infatti siamo a conoscenza del fatto che le piante siano una farmacia naturale; ma siamo meno consapevoli di cosa possano realmente offrire. Molti effetti medicinali delle piante non sono stati ancora osservati, e rimarrebbero ancora molte specie vegetali da scoprire, nascoste in angoli remoti del pianeta. Piante che, grazie allo studio del comportamento animale, potrebbero custodire proprietà interessantissime dal punto di vista medico.

Le farfalle monarca, note per le loro spettacolari migrazioni dagli Stati Uniti al Messico, si nutrono di diverse piante che producono lattice, incluse alcune specie che contengono sostanze tossiche per i loro predatori naturali.

Ricerche precedenti a questa si sono concentrate principalmente sul tipo di lattice tossico utilizzato dalle monarca come repellente per i predatori, lattice che sembrerebbe essere legato alla presenza del parassita Ophryocystis elektroscirrha. Una farfalla femmina infetta passa il parassita alle uova, che possono generare individui adulti dalle scarsissime possibilità di sopravvivenza.

Le femmine di monarca quindi hanno studiato un rimedio: gli esperimenti di de Roode mostrano che le femmine infette preferiscono deporre le uova su una specie vegetale tossica piuttosto che su piante comuni. Questo sistema consente alle femmine di deporre uova su piante in grado di ridurre la crescita del parassita e curare parte delle uova.
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